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LA 100 KILOMETRI DEL PASSATORE 2014 - di DARIO Corsini

La 100 km del Passatore, una corsa lunga 100Kilometri, la più famosa fra le ultramaratone, alla quale si cimentano ultramaratoneti di molti paesi del mondo. Si corre da Firenze a Faenza attraversando l'appennino tosco emiliano, con 48 kilometri di salita e 52 di discesa. La partenza è fissata alle 15:00 da Firenze e, per la maggior parte dei partecipanti, si corre anche, e soprattutto, di notte..

La 100KM del passatore è una corsa UNICA. Sino al 2008 non sapevo nulla di questa gara, niente della corsa, e quando l'amico Fausto (il migliore) me ne fece cenno, pensai che mi stesse prendendo in giro, così come si fa coi creduloni. Fausto era già un maratoneta con circa 30 (si, avete letto bene, trenta) maratone alle spalle e fu proprio lui che, scherza scherzando, mi convinse a disputare la mia prima maratona nel gennaio del 2008. Quando cominciai a cogliere il piacere della corsa pensai che Fausto meritava di essere sostenuto nell'affrontare questa 100KM.. E tanto feci che nel 2009, insieme a qualche amico, gli organizzammo degli allenamenti con dei percorsi lunghi sino a 60/65 KM. Quando sembrava convinto ormai ad andarci, a causa di contrattempi personali, fu costretto a rinunciarvi. Così da quel giorno gli promisi che l'anno successivo saremmo andati insieme.. Era il 2010.. e così avvenne.. La prima 100KM. ad un podista, cambia la testa, cambia il modo di pensare le distanze, il modo di affrontare le altre competizioni: tutto ruota in funzione della 100KM di maggio. La difficoltà non è la gara.. le difficoltà sono altre, specie per chi lavora e chi ha famiglia ed ha poco tempo da dedicare agli allenamenti.

Svegliarsi la mattina presto per non sottrarre tempo al lavoro ed ai parenti, nei periodi in cui si devono fare 40/50/60 e più KM, significa alzarsi di notte, perchè alle 5:00 si deve essere già in strada a correre e non ci sono condizioni atmosferiche che tengano.. il freddo, la pioggia ed il vento sono solo compagni di viaggio. Tutto cambia nella testa.. tutto DEVE cambiare..


 

Si deve iniziare a Ottobre, crearsi degli obiettivi intermedi, e, senza pensarci troppo, arrivare a fine maggio, sperare che l'inverno ti esoneri dalle malattie, sperare che gli infortuni ti stiano lontani. Da solo non si può preparare una cosa del genere: devi essere supportato da amici fantastici che non ti fanno mai mancare il sostegno, accompagnamenti negli allenamenti, sacrificandosi a fare le cosiddette "staffette".. chi ti porta per 10 km, chi per 20, chi per i 30 e così via, assecondandoti nel lavoro da svolgere. Fatto questo bisogna solo sperare che non succeda più nulla, problemi familiari o di lavoro... nulla che possa impedirti di partecipare all'evento..

Dopo tanti sacrifici, l'ultima settima è semplicemente di scarico, con pochi chilometri ma tante paure.. devi solo pregare e sperare che non succeda nulla che ti possa impedire di andarci: non andare ti verrebbe  da morire.. E una volta lì.. sei solo con te stesso..

Il sole o la pioggia, la salita, la discesa, la notte, i Km interminabili, la fatica.. sono tutte cose da cancellare dalla testa. Si corre e si pensa a tutto tranne che alla corsa. Bisogna tenere la testa impegnata.. un pensiero al lavoro, uno alal famiglia, si recitano poesie, si prega.. si: si prega!!Nelal testa si rincorrono gli allenamenti, i percorsi del periodo della preparazione, i km fatti e quelli ancor amancanti, le battute quotidiane e il sostegno degli amici di tutti i giorni, di tutti gli allenamenti. Quando ti trovi o ti senti solo, capita spesso, hai modo di ascoltare il tuo corpo e capirlo

Rallentare, dosare le forze, aumentare che in questo tratto si può..Durante la notte, quando il gruppo ormai è diluito, i veicoli passanti molto meno, entri in un magico silenzio: un ritmo ti accompagna. E' il susseguirsi dei tuo passi, il rumore delle scarpe, del passo regolare che insieme al respiro ed al battito del cuore, ti sembra una composizione musicale.

La macchina Cuore - Polmeni - Gambe... sembra perfetta..

In quel momento ti sembra di essere il padrone assoluto di tes tesso, tutto ti sembra sotto controllo e vai, vai.. sino al primo falsopiano che ti fa accusare la fatica e ricordarti che l'arrivo è ancora lontano.. Un'eplosione di emozioni, di sensazioni, sino al sospirato traguardo.E solo dopo averlo superato puoi dire: E' FATTA!! MAI PRIMA!!

Mi viene da piangere, di ringraziare tutti.. vorresti avere tutti vicino, la moglie, molto paziente in tutti questi mesi e attenta all'alimentazione, i figli, gli amici che insieme a te hanno atteso la fine della gara. Li ricordo tutti, uno per uno, ricordo le uscite all'alba con tutti loro, i km percorsi, le loro preoccupazioni sino alla fine degli allenamenti più lunghi. Non faccio i nomi: non ho paura di dimenticare nessumo ma ognuno di loro sa quanto mi è stato utile, vicino: ce li ho tutti nel cuore.

Cose che non dimenticherai più, cose che ti fannos tar bene con te stesso e con gli altri, cose .. dell'altro mondo..

 

La 100KM

La preparazione

La corsa

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